Lettera della Chiesa di Scientology a Sheila Nevins, Presidente di HBO Documentary Films

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24 dicembre 2014

Sheila Nevins,
Presidente di HBO Documentary Films

Oggetto: Pura propaganda anti-Scientology

Cara Sig.ra Nevins,

abbiamo ricevuto risposta dai consulenti legali di HBO. Siamo soddisfatti che sia i legali di HBO che il suo avvocato abbiano finalmente ammesso ciò che avreste dovuto ammettere due anni fa, cioè che HBO deve prendere in considerazione i materiali, le prove e le dichiarazioni di testimoni oculari che contestano le accuse mosse dalle fonti di Gibney.

La nostra posizione è molto chiara:

1) HBO dice che la chiesa contesta che alcune parti del libro di Lawrence Wright e del film sono inesatte. No, la chiesa ha prove documentali che alcune parti sono inesatte. Questo la dovrebbe preoccupare o come minimo farla riflettere.

2) HBO si chiede come possiamo asserire qualcosa riguardo al film senza averlo visto.

Questo è esattamente il punto. HBO riconosce che il film è basato sul libro di Lawrence Wright che contiene centinaia di falsità documentabili e che non ha potuto essere pubblicato in Inghilterra, Canada e Irlanda. Abbiamo ribadito più volte che vorremo sapere quali accuse Gibney sta inserendo nel suo film per evitare di dover indovinare a quali delle centinaia di falsità dobbiamo porre rimedio.

Per due anni, HBO e il sig. Gibney hanno preso in giro la Chiesa, non hanno voluto fornirci alcuna delle accuse e hanno mantenuto segrete le fonti intervistate nel film. L'unico motivo possibile per impedire alla Chiesa di fornire adeguate evidenze e importanti informazioni è che esse contraddirebbero le accuse.

Il sig. Gibney, Lawrence Wright e HBO hanno prodotto questo film in segreto per due anni.
Non abbiamo dubbi sul fatto che sia stata usata molta più cortesia con le fonti anti-Scientologist che state usando. Non stiamo chiedendo un trattamento di favore, solo un trattamento equo.

3) Incredibilmente, HBO dice anche che se abbiamo prove a sostegno delle nostre asserzioni, o individui con conoscenza di prima mano che erano personalmente coinvolti e che sono disponibili a condividere la loro esperienza, allora HBO ci incoraggia e metterli immediatamente a disposizione. Mentre scrivo, HBO non ci ha ancora detto quali sono le esperienze importanti. Da più di sei settimane stiamo chiedendo un incontro, ma HBO non ci fornirà alcun materiale che ci possa far capire quali sono le accuse che Gibney pianifica di includere nel suo programma.

Se vuole continuare a giocare a rimpiattino chiedendoci di mettere a disposizione chiunque abbia “prove specifiche” o “conoscenza di prima mano” per rispondere ad accuse che non vuole neppure rendere note, allora siamo in grado di portarvi persone che conoscono tutte le false accuse contenute nel libro di Lawrence Wright. Le suggeriamo di procurarsi una sala congressi dal momento che è molto improbabile che la quantità di persone che le porteremo possa starci in una stanza per meeting.

Non fraintenda, la lettera di HBO prova che si è fatto abbindolare da una manciata di fanatici capeggiati da Marty Rathbun, spergiuro per sua stessa ammissione. Come può essere che HBO non voglia sentire le numerose persone che hanno avuto esperienze personali con lui, con il suo complice Mike Rinder e con tipi come Jason Beghe e Paul Haggis? Se non l'avete voluto fare, allora state facendo tutto questo a puro scopo di propaganda.

La frase più significativa nella lettera di HBO è l'affermazione: “Sia la giurisprudenza che la storia sono piene di esempi di individui che negavano le accuse mosse loro o che asserivano che certi avvenimenti non erano mai accaduti, per poi scoprire successivamente che tali negazioni si erano dimostrate false”.

La storia è piena di esempi di individui che avevano mosso accuse che poi si sono dimostrate false. Chieda alla rivista “Rolling Stone” riguardo all'Università della Virginia, alla rivista “New York” riguardo a uno studente multi-miliardario di un college o ad Alex Gibney riguardo a Lance Armstrong.

E abbiamo giurisprudenza a non finire. Le cause intentate nei confronti della chiesa e del suo leader da “ex membri” (che si promuovono sempre come “alti in grado” o “i numero due” ecc.) sono state screditate così pesantemente dalle sentenze emesse che presto si ritroverà con un altro problema. Voglio dire, ora che ha invitato la chiesa a presentare i materiali, dimostreremo ulteriormente che non ha fatto alcuna coscienzosa verifica.

Saremo a New York dopo le feste e la contatteremo per un incontro.

Cordialmente,
Karin Pouw

cc: Richard Plepler, Presidente e CEO, Home Box Office, Inc.